CONCERTO PER LEGNO E OSSA (2021 – in corso)

 

"Concerto per Legno ed Ossa è una performance che nasce dall’incontro simbiotico e codipendente tra l'artista Marzio Zorio e la performer Francesca Cola. I due artisti rappresentano di fatto un contraltare di senso; da una parte la plasticità del suono, dall’altra il movimento di un corpo che si rifà a una forma di danza libera e arcaica. Come un eco, i movimenti di lui influenzano il suono prodotto da lei, in un concatenarsi di azione e conseguenza che si impone come natura specifica del rapporto tra le due parti, che sono di fatto due entità singole ed opposte, seppur al contempo mimetiche.

 

Una decina di aste lignee realizzate da diverse specie arboree (tra cui pero, noce, pino, abete e rovere) poste su basi di cemento con un microfono per ciascuna, producono un singolare e imprevedibile suono dato dal tocco – lo strofinio, il brusco incontro, il manipolare la superficie sfiorandola o afferrandola – producendo un suono mai uguale a se stesso, esattamente come è impossibile per la performer realizzare due volte lo stesso movimento. Come ogni gesto, vibrazione fisica e moto produce un'unicità, così ogni legno ha un singolare diverso timbro e lunghezza.

 

Il Concerto è un climax che inizia – con il pubblico che accede in maniera graduale allo spazio espositivo – nel momento in cui la performer dà l’avvio al suo movimento – danza: un tocco che produce un suono, che viene rimodellato e riproposto a noi. Il risultato di tale incontro è un movimento in cui Francesca Cola è conscia di ciò che sta producendo, ma, al medesimo tempo, i suoni divengono imprevedibili per entrambe le parti coinvolte.

 

Ciò che risulta è un magma di suoni e movimenti che richiamano un naturale primordiale, in cui la ritmica e il timbro dei suoni appartengono a un dominio di senso nuovo, panico, più antico del nostro contemporaneo. È un materiale sonoro come appartenente a un universo precedente alla sistematizzazione delle leggi fisiche, in cui un senso di rigore scientifico matematico diviene magico e quantico, lavorando su un’esistenza precedente al big bang, in cui un sistema di animali e piante, proto-societario, viene svelato: prima dell’idea di ritmo codificato, di un movimento normato tipico della danza, è un momento del pre-linguaggio in cui si crea un'architettura dell'invisibile. La performance vive di un momentum, in cui esiste solo un qui ed ora capace di spalancare una porta verso l’altrove: l’esatto luogo in cui avviene l'incontro tra di loro."

 

Lucrezia Nardi

 

 

CONCERTO PER LEGNO E OSSA (2021 – in corso)

 

"Concerto per Legno ed Ossa is a performance born from the symbiotic and co-dependent encounter between the artist Marzio Zorio and the performer Francesca Cola. The two artists essentially represent a counterbalance of meaning: on one side, the plasticity of sound; on the other, the movement of a body that draws on a form of free, archaic dance. Like an echo, his movements influence the sound produced by her, in a chain of action and consequence that becomes the specific nature of the relationship between the two parts, which are, in fact, two singular and opposite entities, yet simultaneously mimetic.

 

A dozen wooden poles made from different tree species (including pear, walnut, pine, fir, and oak) placed on cement bases with a microphone for each, produce a singular and unpredictable sound created by touch—rubbing, a sudden collision, manipulating the surface by brushing or grabbing it—producing a sound that is never the same, just as it is impossible for the performer to repeat the same movement twice. Like every gesture, physical vibration, and movement creates a unique moment, each wood has a distinct tone and length.

 

The Concerto is a climax that begins—when the audience gradually enters the exhibition space—at the moment the performer starts her movement—her dance: a touch that produces a sound, which is then reshaped and presented back to us. The result of this encounter is a movement in which Francesca Cola is aware of what she is producing, but at the same time, the sounds become unpredictable for both parties involved.

 

What results is a magma of sounds and movements that recall a primal, natural state, where the rhythm and timbre of the sounds belong to a new, panicked sense, older than our contemporary. It is a sound material that seems to belong to a universe preceding the systematization of physical laws, where a sense of mathematical scientific rigor becomes magical and quantum, working on an existence prior to the Big Bang, revealing a system of animals and plants, proto-societal, in which the idea of rhythm as codified, of movement as regulated in typical dance, does not exist. It is a moment of pre-language in which an architecture of the invisible is created. The performance lives in a momentum, where only the here and now exists, capable of opening a door to the elsewhere: the precise place where their encounter takes place."

 

 

Lucrezia Nardi

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