BUSSOLE (Serie) (2023)

 

Bussole (Serie), attua un ribaltamento tra fisicità e immaterialità, tra equilibrio e disequilibrio. La serie di bussole subisce l'effetto delle voci delle persone nello spazio circostante, che arriva a provocare il disorientamento degli oggetti stessi, i quali perdono la loro funzione di origine e non sono più in grado di indicare i punti cardinali, ma entrano in un movimento continuo e multidirezionale.

 

Il nord, che diamo per scontato sia un punto fisso, non è più lì, l'ago della bussola non ci dà più la garanzia di indicare verso la direzione esatta, ma ci obbliga a confrontarci con quelli che sono gli imprevisti che si incontrano lungo un cammino, nel percorso di una vita che si ramifica in molteplici direzioni inaspettate, potenzialmente sempre diverse a ogni scelta presa. L'ignoto diventa quindi un'opportunità da cogliere e non da temere, l'occasione di uscire fuori da uno schema precostituito, decostruendo ogni certezza. Il dialogo, la discussione, il confronto tra persone possono resettare l'ago della bussola, spostare il nord mentale, che sia un'idea politica o la convinzione di un affetto, e farci chiedere se siamo ancora d'accordo con noi stessi.

 

Questa bussola serve per riconfermare o meno quello di cui siamo convinti e farci vedere che la possibilità di cambiare idea in realtà può essere un modo per confermare quello che pensiamo.

 

Il nord magnetico terrestre è oggettivo, il nostro è da definire costantemente.

 

 

 

BUSSOLE (Serie) (2023)

 

 

Bussole (Compasses Series), implements a reversal between physicality and immateriality, between balance and imbalance. The series of compasses undergoes the effect of people's voices in the surrounding space, which goes so far as to cause disorientation of the objects themselves, which lose their original function and are no longer able to indicate cardinal points, but enter into a continuous, multidirectional movement.

 

North, which we take for granted is a fixed point, is no longer there, the needle of the compass no longer gives us the guarantee of pointing toward the exact direction, but obliges us to confront what are the unforeseen events encountered along a path, in the journey of a life that branches out in multiple unexpected directions, potentially always different with each choice made. The unknown then becomes an opportunity to be seized and not feared, a chance to step outside a pre-established pattern, deconstructing all certainty. Dialogue, discussion, and confrontation among people can reset the needle of the compass, shift the mental north, whether it be a political idea or the conviction of an affection, and make us ask ourselves whether we still agree with ourselves.

 

This compass is about reconfirming or not reconfirming what we are convinced of and making us see that the possibility of changing our minds can actually be a way of confirming what we think.

 

Earth's magnetic north is objective; ours is to be constantly defined.

 

 

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